L’obiettivo finale dell’attività agricola non è la crescita dei raccolti, ma la coltivazione ed il miglioramento degli esseri umani, un percorso spirituale. (M. Fukuoka)
L’Orto dell’Arte è un progetto in progress che prevede il diretto coinvolgimento della popolazione castelbuonese, per la realizzazione di un giardino-orto didattico urbano che approfondisce il rapporto tra arte e natura e aperto a una serie di incontri e laboratori rivolti a bambini e ad adulti. Partecipanti attivi sono i membri della cooperativa i Fauni di Castelbuono, i
quali, sin dall’inizio, hanno lavorato al progetto.
Lo spazio verde adiacente al Castello dei Ventimiglia inutilizzato è diventato un prolungamento del Museo Civico, in grado di ospitare iniziative e attività educative all’aperto per la diffusione e la valorizzazione di una nuova cultura artistica e ambientale, in un momento storico nel quale è necessario rinsaldare il rapporto delle istituzioni con l’ambiente che è il nostro bene comune più grande e importante. Con questo progetto il Museo Civico intende offrire una nuova esperienza formativa rivolta alla collettività applicando il concetto del “museo fuori dal museo”.
Il ruolo positivo svolto dalle aree verdi nei contesti urbani, è in accordo con gli obiettivi dell’Agenda Europea 2030 delle Nazioni Unite per uno Sviluppo Sostenibile che assumono ancora più valore nel periodo di emergenza che stiamo vivendo, proprio per la sua funzione di collante all’interno della comunità, in risposta al bisogno di incontro e di scambio con l’altro e di processi di conoscenza e fiducia. Le linee guida della gestione dell’Orto seguiranno i principi dell’agricoltura sinergica e della permacultura, secondo un approccio artistico pluridisciplinare capace di diventare un linguaggio comune, portatore di emozioni e di vissuti, in grado di abbattere le differenze e di favorire il coinvolgimento delle singole persone che diventano parte attiva di un gruppo.
L’Orto dell’Arte si propone, quindi, di promuovere la consapevolezza che l’educazione non è un bene affidato esclusivamente alla scuola e alla famiglia, ma anche alle piazze, alle strade, alla natura, alle istituzioni culturali, come offerta culturale cittadina e occasione di crescita comunitaria e collettiva. Solo in questo modo ogni metro quadrato del territorio che abbiamo scelto come “la nostra casa” ci apparterrà; prendersene cura vuol dire assumere sempre più spesso stili di vita “leggeri” affinché la nostra impronta ecologica sia sempre più lieve.
L’ORTO
Secondo la morfologia dell’aiuola si è pensato di creare un ambiente unico che abbia però al suo interno diverse aree che ben si amalgamino tra di loro:
un ingresso dedicato alle erbe spontanee ed officinali
una parte centrale dedicata ad un orto dalla forma circolare\spirale\mandala.
un area di sosta e lettura di m.5×5 con creazione di una “little free library”
una parte finale di m.2×5 che accoglierà una compostiera per gli sfalci, un “ricovero per gli insetti utili” ed una cassapanca per custodire gli attrezzi.
L’orto favorisce esperienze di didattica attiva e formazione civica diventando importante strumento di apprendimento.
La sosta, nell’area per la lettura e il riposo individuale, diventa strumento di socializzazione, aggregazione e coesione.